Una copia fedele dei due Putti di Della Robbia visibili nel Museo per il Loggiato dell’Istituto. La Fondazione Istituto degli Innocenti lancia la raccolta fondi.

Una copia fedele dei Putti in fasce di Andrea Della Robbia per gli ovali 6 e 7 della facciata dell’Istituto degli Innocenti progettato dal Brunelleschi, gli unici due che non sono tornati al loro posto dopo la campagna di restauro del 2016. E’ uno dei prossimi obiettivi della Fondazione Istituto degli Innocenti Ets che fra i propri scopi statutari ha anche quello di sostenere le attività culturali finalizzate alla valorizzazione, conservazione e promozione del patrimonio monumentale dell’Istituto, anche attraverso iniziative di raccolta fondi.


Al posto dei Putti oggi c’è la loro immagine serigrafata in scala naturale, una scelta dal chiaro intento conservativo dato che si tratta delle due ceramiche invetriate più vulnerabili fra le dieci del capolavoro robbiano e che su parere concorde di Soprintendenza e Opificio delle Pietre Dure, dopo il restauro, fu deciso di conservarle all’interno del Museo degli Innocenti collocandole nella Galleria.
L’intento del progetto è quello di far tornare la facciata dell’Istituto quanto mai vicina alla sua conformazione originaria, realizzando delle riproduzioni fedeli dei due Putti.
Da qui la decisione di avviare una raccolta fondi per reperire le risorse necessarie a reintegrarli con due copie fedeli, una scelta ritenuta necessaria anche per ripristinare in pienezza la centralità semantica dei Putti in fasce realizzati da Andrea Della Robbia nel 1487, ancora oggi simbolo dell’identità istituzionale dell’Istituto. L’intervento, realizzato da un restauratore qualificato specializzato in materiali ceramici, prevede la stampa da scansioni 3D dai manufatti originali e lo stampo in silicone con riproduzione fedele delle forme, l’esecuzione delle due repliche e il montaggio a parete. L’importo complessivo necessario per realizzare il progetto è di circa 26mila euro.